Il Giardino Botanico di Ponza

Cenni storici artistici

Il giardino botanico Ponziano è situato sulla sommità di una collina, alta cinquantadue metri dal livello del mare, intorno al Belvedere Borbonico, in posizione assai panoramica, che domina il porto di Ponza ed un ampio tratto delle acque circostanti l’isola.

Il luogo, tra i più belli dell’intero arcipelago Ponziano, fu prescelto nel 1852 dall’ultimo governatore borbonico (Gaetano D’Ambrosio) per realizzarvi, in pieno spirito romanico, un suggestivo manufatto, denominato “Belvedere” in stile neoclassico: a pianta esagonale con sei aperture (come i tempietti Greci), per il godimento delle bellezze del paesaggio locale.

Il giardino nasce per iniziativa del dr. Biagio Vitiello che negli anni ottanta, andando a caccia nelle isole, ravvisò l’idea e ne promosse la costruzione, affinché fungesse da stimolo alla tutela del patrimonio naturale dell’arcipelago. La proprietà è del dott. Biagio Vitiello, un tempo appartenuta a Filippo Vitiello, bisnonno del medico, che nel XVIII secolo acquistò tutta l’area dall’ultimo governatore Borbonico.

giardino botanico di ponza
3 - Faro del porto Borbonico di Ponza
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Mq SUPERFICIE
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SPECIE VEGETALI TIPICHE
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SPECIE ORCHIDEE

Informazioni generali

Il giardino botanico Ponziano è stato realizzato nelle dirette pertinenze del “Belvedere”, nella stessa area che, probabilmente costituì allora il giardino del Belvedere stesso. Sfruttando la favorevole morfologia del luogo, sino a quaranta anni fa, condotto tutto a colture agricole, si è preparato il terreno al fine di potervi accogliere un rilevante numero di esemplari erbacei ed arborei tipici dell’arcipelago Ponziano che, a causa delle notevoli trasformazioni del paesaggio vegetale causate dall’abbandono dei coltivi ed altri eventi, sono da considerarsi a rischio.

Da questo punto di vista, l’obiettivo principale del giardino botanico Ponziano è quello di costituire un vero e proprio “serbatoio biogenetico”, tramite il quale non soltanto salvare specie tipiche dell’arcipelago a rischio di “estinzione locale” ma anche creare le condizioni per procedere a significative riproduzioni delle specie per poi effettuare dei ripopolamenti. Inoltre, si conservano in esso, tutte le piante importate dagli antichi coloni da Ischia e Torre del Greco.


Al giardino botanico Ponziano si accede tramite un sentiero arborato, che si snoda tra ubertosi versanti, in adiacenza ai ruderi di un’antica galleria Borbonica in cui venivano custoditi i domiciliati coatti in epoca Borbonica.

Il visitatore raggiunge dapprima il belvedere borbonico, sul retro del quale è situata parte del giardino botanico. All’interno di alcuni locali annessi al belvedere è possibile sostare per acquistare documentazioni o effettuare interessanti esperienze di soggiorno naturalistico.

Il giardino comprende oltre settanta specie vegetali tipiche dell’arcipelago Ponziano, distribuite lungo un percorso ad anello che si snoda su terreno prativo, ai lati del quale compaiono i diversi esemplari, indicati con appositi cartelli indentificatori. La conformazione del giardino è quella “naturalistica”, con disposizione casuale degli esemplari, dando in tal modo al visitatore l’opportunità di cogliere, in modo più equilibrato, l’effettiva rilevanza ecologica del giardino.

Tra le singolarità del giardino, si segnala in particolare, l’importante raccolta di orchidee selvatiche, alcune delle quali non più rintracciabili nell’arcipelago, che costituiscono una singolarità nel panorama dei giardini botanici italiani, anche in relazione alla difficoltà della riproduzione di alcune di queste specie.

Ad ovest del giardino vi è uno stagno di acqua dolce utilizzato dall’avifauna ed utile scorta idrica nonché giardino acquatico di piante igrofile anch’esse del territorio locale.

Associazione Eumorfia

Nel giardino botanico vi è un “centro di recupero di animali in difficoltà”, gestito dall’Associazione Eumorfia e autorizzato dall’Amministrazione Provinciale di Latina il 29/09/1997.

La famiglia Vitiello

STATO GIURIDICO DELL’ISTITUZIONE

Il giardino è di proprietà privata del dott. Biagio Vitiello, gestito dal lui e la sua famiglia.
Per volontà del dott. Vitiello, qualora il giardino fosse messo in vendita dagli eredi, il proprietario ha stabilito un diritto di prelazione al Comune di Ponza, affinchè lo conservi integro e col nome ad esso intitolato.

Il proprietario fino al 2020, è stato medico di famiglia e medico della sanità marittima nell’isola di Ponza, attualmente svolge l’attività di imprenditore agricolo, pertanto è possibile acquistare o assaggiare i prodotti biologici dell’associazione Biancolella, di cui è presidente: lenticchie, cicerchie, pomodori, capperi, origano, vino, spumante ecc.

 

ATTIVITA' IN CORSO

Si prevede l’ampliamento e la Organizzazione Funzionale e Zonizzazione Funzionale del giardino botanico, nell’ambito di un progetto più ampio di educazione ambientale e di valorizzazione dei beni naturali e paesaggistici dell’arcipelago ponziano.

E’ stata realizzata una mostra fotografica sulle orchidee selvatiche dell’arcipelago ponziano, con pannelli e con immagini a disposizione dei visitatori.

Vista del giardino botanico di Ponza

ALTRE INFORMAZIONI

Si prevede l’ampliamento, l’organizzazione funzionale e zonizzazione funzionale del giardino botanico, nell’ambito di un progetto più ampio di educazione ambientale e di valorizzazione dei beni naturali e paesaggistici dell’arcipelago Ponziano.

Il giardino botanico è stato riconosciuto:

  • dal comune di Ponza con delibera di G.M. n° 264 del 25/09/1992;
  •  dall’Amministrazione Provinciale di Latina con delibera n° 98 del 12/03/1999;
  • dall’Assessorato alla Cultura della regione Lazio il 20/03/2001;
  • dal Comune di Ponza, con delibera di G.M. n° 103 del 09/08/2004, dichiarato come opera d’interesse pubblico;
  • è censito nei giardini della Regione Lazio.

SPECIE PIU' SIGNIFICATIVE

Orchidee selvatiche: Neottia nidus-ovis, Spiranthes spiralis, Ofrys tenthedrinifera, Serapias linguae, Orchis papilonacea, Orchis morio.

Altre specie: Daphne siricea, Thymelea irsuta, Juniperus phoenicea, Cistus monspeliensis, Scilla marittima, Asparagus acutifolius, Anthyllis barba jovis, Artemisia arboris, Smilax aspera, Sternbergia lutea, Myrtus communis, Euphorbia arboris, Ricinus communis, Medicago arborea, Spartium junceum, Laurus nobilis, Cistus salvifolius, Viburnum tinus, Lonicera implexa, Rhamnus alanternus, Pisticea lentiscus, Arbutus unedo, Erica arborea, Erica multiflora.